In psicologia il Disturbo Borderline rientra nei disturbi di personalità che sono caratterizzata da modalità di pensiero e comportamento disadattivi che si manifestano in modo pervasivo, rigido e apparentemente permanente. Coinvolgono diverse sfere di vita e sono caratterizzati da una scarsa consapevolezza, cioè le persone faticano a vedere che il loro modo di pensare e agire è problematico o se ne accorgono solo in parte.
Il Disturbo Borderline di Personalità è molto vario ma ha due nuclei portanti, il primo legato alla regolazione delle emozioni, il secondo alla sfera delle relazioni.
Per quanto riguarda il rapporto con le proprie emozioni il Disturbo Borderline di Personalità è caratterizzato da una forte instabilità psicologica. Le emozioni sono molto intense, in varie direzioni. All’estremo, l’esperienza psicologica degli stati emotivi può condurre a (1) stati mentali di vuoto o (2) stati mentali di caos emotivo incontrollato. Le persone con Disturbo Borderline di Personalità temono questi stati e cercano di evitarli e di controllarli, talvolta con strategie controproducenti. La reazione al vuoto o al caos emotivo è disregolata, impulsiva e intensa e può comprendere: azioni impulsive (es. rabbiose), abuso di sostanze, gesti autolesivi. Lo scopo è cercare di sentirsi vivi (in contrapposizione allo stato di vuoto) oppure sentirsi quieti e sicuri (in contrapposizione allo stato di caos) oppure non sentirsi affatto.
Le relazioni interpersonali sono instabili esattamente come il comportamento. In questo senso la sensibilità del Disturbo Borderline di Personalità è concentrato sul riconoscere ed evitare la sensazione di essere rifiutati o abbandonati. Per questa ragione possono assumere comportamenti dipendenti (mettersi a disposizione dell’altro, dedicarsi a lui o idealizzarlo), sono apprensivi e preoccupati davanti a segnali ambivalenti dell’altro (ogni segno di leggero distacco è una minaccia di abbandono dirompente) e per questo possono risultare anche molto controllanti e talvolta paranoici nella relazione. Infine possono vivere esperienze di forte rabbia quando l’altro si allontana o possono respingerlo in anticipo con rabbia per evitare di essere poi abbandonati.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale del Disturbo Borderline di Personalità è un percorso lungo, spesso associato a una terapia farmacologica. Molte persone hanno paura di questa diagnosi perché viene associata a gravi disturbi della mente, tuttavia esistono diversi livelli di gravità come in altri disturbi psicologici. Attraverso una buona psicoterapia la persona può ottenere una buona capacità di regolazione dei propri stati mentali e delle relazioni interpersonali, scoprendo le doti della propria sensibilità emotiva.
Gli obiettivi di una psicoterapia cognitivo-comportamentale sono: (1) aumentare la capacità di riconoscere e tollerare stati emotivi intensi, (2) ridurre comportamenti disregolati e dannosi in risposta al vuoto o agli stati emotivi intensi, (3) acquisire una maggior distanza consapevole dalle interpretazioni minacciose suggerite dalla propria sensibilità, (4) migliorare le capacità interpersonali e comunicative nella relazione con gli altri.
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