Molte persone hanno avuto o potranno avere un disturbo d’ansia nel corso della propria vita. L’ansia è un fenomeno normale, un’emozione che proviamo quando una situazione viene percepita come pericolosa. Quando diventa eccessiva, ingiustificata o sproporzionata rispetto alle situazioni, siamo di fronte ad un Disturbo d’Ansia, che può complicare notevolmente la vita di una persona e renderla incapace di affrontare anche i problemi più comuni.
Nella specie umana l’ansia si traduce in una tendenza immediata all’esplorazione dell’ambiente, alla ricerca di spiegazioni, rassicurazioni e vie di fuga, nonché in una serie di fenomeni neurovegetativi come l’aumento della frequenza del respiro, del battito cardiaco (tachicardia), sudorazione, vertigini, ecc.. Tali fenomeni dipendono dal fatto che, ipotizzando di trovarsi in una situazione di reale pericolo, l’organismo ha bisogno della massima energia muscolare a disposizione, per poter fuggire o attaccare nel modo più efficace possibile, scongiurando il pericolo e garantendo la propria sopravvivenza.
L’ansia non è solo un disturbo ma una risorsa per proteggere l’organismo. Tuttavia alcune persone possono vivere esperienze di ansia e stress particolarmente intense, prolungate e frequenti.
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Come si curano i Disturbi d’Ansia?
La Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale è attualmente considerato dalle linee guida internazionali il trattamento di prima scelta per la cura dei disturbi d’ansia (NCCMH, 2011).
L’uso di psicofarmaci può sostenere l’efficacia dell’intervento terapeutico ma non sostituirlo.
Alcune informazioni sulla terapia cognitiva e comportamentale
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Quanto sono diffusi i disturbi d’ansia?
I disturbi d’ansia sono molto comuni. Ne soffre circa una persona su venti.
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Come si riconoscono i disturbi d’ansia?
Un disturbo d’ansia si manifesta diversamente da persona a persona, ma in genere le sue caratteristiche sono:
- preoccupazione eccessiva e rimugino (‘farò una figuraccia, non sarò all’altezza, mi sentirò male…’);
- eccessiva attenzione rivolta a eventi, sensazioni o pensieri negativi e minacciosi (‘non riesco a togliermi dalla testa queste preoccupazioni’)
- emozioni di ansia e paura;
- sensazioni corporee alterate (tensione muscolare, respirazione veloce, battito cardiaco accelerato, sudorazione, sensazioni di svenimento, vertigini, ecc…);
- comportamenti alterati (agitazione, ricerca di rassicurazione, comportamenti di controllo, evitamento delle situazioni che producono ansia).
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Quali sono i disturbi d’ansia?
I disturbi d’ansia conosciuti e chiaramente diagnosticabili sono i seguenti:
Fobia Specifica: paura marcata, persistente, eccessiva o irragionevole, provocata dalla presenza o dall’attesa di un oggetto o situazione specifici (per es., volare, altezze, animali, ricevere un’inienzione, vedere il sangue);
Disturbo di Panico: paura di vivere attacchi intensi di ansia (panico) durante i quali si teme di impazzire, morire o perdere il controllo;
Agorafobia: ansia relativa al trovarsi in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile (o imbarazzante) allontanarsi o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto nel caso di attacco di panico;
Disturbo Ossessivo-Compulsivo: pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti come intrusivi o inappropriati e che causano ansia e comportamenti ripetitivi o azioni mentali che la persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta ad essi;
Fobia Sociale: paura marcata e persistente di una o più situazioni sociali o prestazionali nelle quali la persona è esposta a persone poco conosciute o al possibile giudizio degli altri;
Disturbo Acuto o Post-Traumatico da Stress: paura e ansia a fronte di stimoli connessi a uno specifico evento traumatico;
Disturbo d’Ansia Generalizzato: ansia e preoccupazione eccessive (attesa apprensiva), che si manifestano per la maggior parte dei giorni e riguardo un’ampia varietà di eventi o attività (come prestazioni lavorative o scolastiche) con un pensiero fortemente negativista e ripetitivo su ciò che potrebbe accadere (rimugino).
Ipocondria (Ansia per la Salute): preoccupazioni legate alla paura o alla convinzione di avere una malattia grave, basate sull’erronea interpretazione di sensazioni corporee. La preoccupazione persiste nonostante rassicurazioni mediche appropriate;